mercoledì 14 novembre 2012

Installazione "Ruins, Regrets and Visible Effects"




Due artisti a confronto.
Una delle più grandi installazioni degli ultimi 15 anni.
Settecento metri quadri di struttura lignea.
Il desiderio dei due artisti era rendere la costruzione "monoblocco" all'esterno e praticabile anche all'interno; infatti Fabien Marti intendeva disporre le sue opere in superficie secondo un percorso in questa "città utopica" a cavallo tra il minimalismo moderno e l'antico inserendo come "jolly" monoliti in finto marmo per richiamare alla memoria le grandi opere Romane realizzate in trevertino.
In risposta alla "sfida" di Marti; Piero Golia volle "sfondare" la struttura ed esporre all'interno della stessa, disponendo le opere in un percorso "suburbano" in cui il pubblico era obbligato ad impegnarsi anche fisicamente attraversando tunnel, corridoi e "grotte".


Grande soddisfazione, avventura incredibile con mille congratulazioni per il mio operato, da parte degli artisti, del curatore e del direttore dell'istituto che ospitava questo evento.









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